Behind the dodo

Dietro il dodo (ma a volte anche davanti, di fianco, di fronte, una mano a la cintura e una mano a la cabeza) ci sono io, trentaequalcosenne con la dipendenza dagli anni ’80.

Nasco a Napoli (e ne vado fiera), vista mare, dopo una passeggiata di Madre a Mergellina. Inizio a scrivere all’asilo, perlopiù storie insensate di cui si sono perse le tracce (si spera). Studio Lingue alle superiori e continuo imperterrita all’Università, di pari passo con dei corsi di teatro che mi accompagnano per qualche lustro. In un improvviso rigurgito d’indipendenza (o, forse, presa dal panico), lascio perdere la prospettiva dell’Oscar e inizio a lavorare full-time nel settore turistico, mentre ancora studio.

Una triennale, una specialistica e molti contributi dopo, lavoro nel settore IT, ma lo vedo solo come un amico.
Lo tradisco con le traduzioni e la scrittura, attendendo il momento giusto per dirgli che è finita.

Punto a diventare iperpoliglotta, ma volo basso, eh.  

Vivo con un dodo immaginario e un Jack Russell reale in una casa che condivido con la banca, ma ho anche dei lati positivi.

Se volete contattarmi per collaborazioni, richieste, dubbi esistenziali, indicazioni su come arrivare alla stazione potete farlo su Instagram (@thefiredodo) o via mail all’indirizzo thefiredodo@gmail.com.